Alcotraité: verso una governance transfrontaliera integrata in sanità, mobilità e biodiversità
Il 18 novembre 2025 la Regione Auvergne-Rhône-Alpes ha ospitato l’evento di chiusura del progetto Alcotraité, che ha segnato il completamento di due anni di lavoro svolto congiuntamente dalle cinque Regioni frontaliere franco-italiane, con il supporto della MOT – Mission Opérationnelle Transfrontalière. Questo progetto ambizioso mirava a superare i principali ostacoli amministrativi e normativi che ancora frenano la cooperazione tra Francia e Italia nei settori della sanità, dei trasporti e della biodiversità, nel quadro del Trattato del Quirinale e finanziato dal Programma Interreg VI ALCOTRA 2021-2027.
La seduta si è aperta con il discorso di benvenuto di Antoine Le Roux, Vicedirettore generale della Regione Auvergne-Rhône-Alpes. La Regione Liguria, capofila dei progetti ALCOTRAITÉ e ALCOTRAITÉ 2 Trasporti, ha svolto un ruolo centrale nell’organizzazione e nell’animazione della giornata, in stretta collaborazione con la Regione Auvergne-Rhône-Alpes, che ha ospitato l’incontro. Durante l’evento, Alessio Piana, Consigliere delegato allo Sviluppo economico della Regione Liguria, è intervenuto per rappresentare la Liguria.
BILANCIO
Il progetto mirava a individuare i problemi di trasporto in alcune aree frontaliere, a esplorare la possibilità di un trattato di cooperazione sanitaria franco-italiano e a migliorare la gestione di territori fragili come il bacino della Roya. La metodologia si basava su:
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un benchmarking di altri programmi europei;
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l’individuazione degli interlocutori chiave;
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un’analisi multilivello delle competenze;
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laboratori territoriali e consultazioni cittadine;
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uno studio di diritto comparato condotto da ricercatori italiani e francesi.
In materia di mobilità, i partner hanno evidenziato questioni cruciali sugli assi Marsiglia–Ventimiglia–Genova e Torino–Bardonecchia–Modane–Chambéry: coordinamento degli orari, bigliettazione, informazione ai viaggiatori, compatibilità del materiale rotabile e revisione dell’accordo SNCF–RFI. Questi elementi saranno integrati in Alcotraité 2 per migliorare la governance e l’interoperabilità dei trasporti transfrontalieri.
Per quanto riguarda la cooperazione sanitaria, l’analisi mostra che è indispensabile un accordo-quadro franco-italiano, la cui assenza frena oggi numerosi progetti ALCOTRA.
RISULTATI
Le principali realizzazioni del progetto includono:
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il Quadro delle competenze, destinato a cartografare la distribuzione delle competenze sulla base dei diritti interni di ciascun paese, includendo competenze normative, competenze esecutive e le norme derogatorie esistenti per le zone frontaliere;
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le Roadmap e i rapporti delle consultazioni territoriali riguardanti le tre tematiche centrali del progetto;
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la messa a disposizione parziale dei risultati sul sito della MOT, con pubblicazione definitiva e completa prevista per fine dicembre 2025 nella biblioteca dei prodotti dei progetti ALCOTRA.
L’evento ha inoltre consentito di ampliare la riflessione sull’ISO1 al fine di concepire il territorio frontaliero come un vero e proprio bacino di vita comune, e ha messo in evidenza le persistenti asimmetrie tra i sistemi francese e italiano, confermando la necessità di rafforzare le competenze dei servizi pubblici e migliorare la capacità di utilizzo dei fondi europei per favorire una cooperazione reale tra i due Paesi.
PROSPETTIVE
Le discussioni hanno riguardato il coordinamento tra i progetti ISO1 finanziati da ALCOTRA, i dispositivi B Solutions e Bridge for EU presentati da Valeria Cenacchi, nonché la strategia per la programmazione 2021-2027 e le prospettive 2028-2034 illustrate da Véronique Veyrat, Autorità di gestione ALCOTRA. Su un budget ALCOTRA 2021-2027 di 6,8 M€ di FESR per l’ISO1, sono stati finanziati sei progetti per un totale impegnato di 3,44 M€, con 3,38 M€ ancora da programmare.
I progetti finanziati hanno permesso di identificare gli ostacoli transfrontalieri in ambito sanitario e nei trasporti, di creare un osservatorio comune e una banca dati Italia/Francia, e di favorire il riconoscimento reciproco delle professioni di montagna. I futuri assi di lavoro includono la formazione e l’inclusione dei giovani, la capitalizzazione dei risultati, il rafforzamento delle aspettative per i prossimi bandi ISO1 e lo sviluppo di collegamenti tra i programmi INTERREG.
In conclusione, gli ambasciatori Joël Meyer e Andrea Cavallari hanno ricordato il quadro generale del Trattato del Quirinale e il ruolo del Comitato di cooperazione transfrontaliera, già riunitosi a Torino e a Nizza. Hanno insistito sulla necessità di tavoli di lavoro permanenti e hanno proposto un segretario binazionale permanente per consentire a cittadini, imprese e funzionari di ragionare in termini di territorio integrato.
Grazie all’impegno della Regione Liguria, il progetto Alcotraité ha potuto concretizzare un modello esemplare di cooperazione transfrontaliera, ponendo mobilità e sanità al servizio diretto degli abitanti del territorio franco-italiano.